DALLA FUGA PATOLOGICA AL WALK-ABOUT : PSICOPATOLOGIA E CULTURA

La fuga o per meglio dire il desiderio di cambiare, viaggiare, uscire dal chiuso dell’ambiente familiare è un’esigenza fondamentale dell’uomo.
Ulisse può essere considerato l’antesignano di questa dimensione umana.
Ma se dall’antichità ci spostiamo ad altre cultura incontriamo un fenomeno molto singolare: presso le tribù aborigene esiste un comportamento definito walk-about, che letteralmente significa andare via, andare in giro.
“Un uomo, un giorno qualsiasi può raccogliere i suoi pochi strumenti di sopravvivenza… e andare. Si incammina presso gli spazi sconfinati, sicuro della sua conoscenza e capacità di procurarsi mezzi di sostentamento e sicuro di possedere una sua forza personale del tutto esente dall’illusione di essere protetto da enti benevoli o divinità”.
All’aborigeno è concesso non dare alcuna motivazione del suo andare né alcuna spiegazione al suo ritorno. Tutti i legami, amicali e parentali, vengono sciolti sulla base di un’esperienza personale di libertà.

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