Teoria psicodinamica dello sviluppo psichico: il modello complementare

Il modello proposto, definito complementare, è un modello psicodinamico che permette di cogliere sia le modalità dello sviluppo normale, sia la distorsione dei processi evolutivi che determinano le diverse patologie.
Il termine dinamico è stato introdotto in origine per distinguere i disturbi funzionali da quelli organici: in questo senso dinamico denotava un disturbo di origine psicogena. Successivamente si è costituito un corpus teorico sempre più ampio ed attualmente il termine psicodinamico definisce e concettualizza un apparato psichico che è sempre in rapporto con il mondo esterno e quindi influenzato da questi, ma è anche dotato di specifiche energie. Energie che derivano dai due istinti fondamentali dell’uomo: quello libidico e quello di morte. Istinti che nel rapporto con la realtà esterna strutturano le diverse istanze psichiche come le emozioni, gli affetti, l’immagine corporea, la coscienza, etc., costituendo così quell’unità dell’uomo che definisco carattere.

Data la complessità delle tematiche ho diviso il presente capitolo in quattro parti.

1. Considerazioni generali. Sono proposte le definizioni di alcuni concetti troppo spesso utilizzati come intercambiabili, che ingenerano così, solo confusione. Mi riferisco a termini come temperamento, personalità, Io, Sé, carattere, che provenendo da teorizzazioni diverse hanno significati diversi. In questo capitolo e nei successivi utilizzerò il concetto di carattere per intendere la struttura unitaria della personalità.
2. Modello complementare: istinti e relazioni interpersonali. Descriverò brevemente le peculiarità di questo modello definito appunto complementare mostrando la formazione delle istanza fondamentali dell’apparato psichico che determinano la struttura del carattere: a) il concetto di istinto e la teoria duale; b) la dinamica della nascita; c) l’inconscio; d) le emozioni e gli affetti; e) il vissuto corporeo; f) la coscienza; g) il senso di identità.
3. Sviluppo e crisi. A partire da questi elementi di base propongo un modello di sviluppo per crisi che comporta la costituzione di un carattere sano, accennando anche ai motivi che inducendo una distorsione di questo processo, creano le varie psicopatologie.
4. Struttura e stato. Le varie vicissitudini pulsionali e relazionali comportano la struttura dell’apparato psichico, che quindi si sviluppa linearmente e costituisce la stabilità del carattere. Ma dobbiamo tener presente che ogni individuo vive quotidianamente l’alternanza di tre stati della mente (utilizzo il termine mente per connotare la complessità funzionale del sistema nervoso centrale e dell’apparato psichico) che sono rispettivamente: Veglia-Sonno-Sogno. Quindi la psiche, in parallelo con i fenomeni biologici e naturali, si evolve in una freccia del tempo lineare e progressiva, ma allo stesso tempo presenta una quotidiana alternanza-ciclicità nei tre stati sopra descritti.

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