Considerazioni sull'Ipocondria

Ancora agli inizi degli anni ’70 vigeva nell’ambito universitario la cosiddetta “libera docenza”, abolita poi da una riforma che, più volte riformata, ne segnalava la scarsa validità ed attendibilità.
La libera docenza consisteva in un esame a cui erano ammessi, dopo un vaglio delle pubblicazioni, tutti i cultori di una disciplina. L’aspetto più interessante, e credo stimolante, consisteva nella prova didattica: al candidato veniva proposto un tema e questi, il giorno dopo, doveva proporre una lezione accademica, della durata di circa un’ora, davanti alla Commissione esaminatrice.
Mi toccò in sorta “L’Ipocondria”, tema che mi aveva già ampiamente appassionato.
Pertanto, alle ore 15 del giorno dopo, iniziai l’esposizione (era ovviamente vietato qualsiasi appunto scritto) ed ebbi il piacere che la Commissione mi ascoltasse con interesse per tutto il tempo: non era infatti infrequente che, dato il numero degli esaminandi, la lezione veniva sospesa dopo 20-30 minuti. Evidentemente avevo esposto cose interessanti.
Ripropongo questo lavoro del 1971, perché lo ritengo ancora valido e soprattutto perché evidenzia la metodologia usata. Un’accurata ricerca bibliografica, una revisione critica dei più importanti indirizzi come quello clinico, psicopatologico, fenomenologico, psicoanalitico etc., ed infine, utilizzando le intuizioni valide, la proposizione di un modello teorico unitario dinamico.

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Approfondimenti

La psicosomatica (nei diversi lavori sul sito)

Psicopatologia dinamica Scheda Nicola Lalli pdf 278 KB 2005 sul web
Dalla psicopatologia alla clinica Scheda Nicola Lalli pdf 173 KB 1988, 1991, 1999
Dallo schema corporeo all'immagine corporea: la complessità del vissuto corporeo Scheda Nicola Lalli pdf 33 KB 1997