DISCOPATIA DEGENERATIVA E DOLORE LOMBARE PSICOGENO
Il dolore lombare è una condizione che si verifica molto
frequentemente.
La tendenza alla cronicizzazione di tale disturbo, anche qualora si attui una
terapia correttiva della condizione che sostiene il sintomo, è piuttosto
elevata.
Wilkinson ha introdotto il concetto di “failed back sindrome” per
descrivere la condizione clinica di dolore lombare cronico (CLBP, Chronic Low
Back Pain) successiva ad un prolasso discale. E’ stato inoltre dimostrato
che anche quando la causa del dolore lombare è conosciuta e corretta,
alcuni individui continuano a lamentare il disturbo algido. Quindi si è
posto il problema di discriminare quei pazienti che, con buone probabilità,
non possono aver vantaggia dalla terapia correttiva, ma per i quali è
necessario un approccio diverso che tenga conto dei fattori psichici correlati
con l’insorgenza del disturbo e con il suo mantenersi.
Tramontata, negli anni ’70, la tesi prevalente che il dolore lombare potesse
avere in alternativa o un’origine psicogena o una somatica, sono stati
condotti diversi studi con lo scopo di mettere in evidenza la presenza di disturbi
psichici in soggetti con CLBP. Tali studi hanno dimostrato, indipendentemente
dall’eziopatogenesi del dolore lombare, un’alta prevalenza di pazienti
con turbe psichiche, probabilmente responsabili, se non dell’insorgenza,
del decorso naturale e/o della compliance alla terapia.
Il decorso di una patologia organica in un individuo sano, da un punto di vista
psichico, sarà legato fondamentalmente alle caratteristiche della patologia
in esame. Diversa è la situazione in cui il disturbo insorge in un individuo
che presenta una struttura di personalità francamente o latentemente
patologica: in tal caso il disturbo viene “integrato” nel vissuto
del paziente, che lamenterà non l’”avere” un disturbo,
ma il suo “essere malato”. Il sintomo e l’eventuale accertamento
di una patologia organica verranno vissuti come palesarsi di uno star male in
precedenza, che, in virtù della sua espressione esclusivamente psichica,
era ancora poco evidente.
In tal senso, come vedremo, non è un caso che il disturbo depressivo
risulti essere il più frequentemente associato al CLBP: il bisogno di
legare a sé l’altro, il rallentamento psicomotorio, l’astenia
caratteristici del vissuto del depresso ben si correlano ad un disturbo invalidante
che costringe al riposo, all’accudimento ed alla riduzione, se non alla
sospensione, dell’attività lavorativa.
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